Roberto Piccoli è una delle rivelazioni di questo inizio di stagione in Serie A con la maglia del Cagliari. Ma di chi è il cartellino?
Roberto Piccoli, attaccante classe 2001, ha impattato decisamente bene questo campionato, diventando uno di quei nomi da tenere d’occhio. Il Cagliari, nel prenderlo, ha fatto un affare. Ma ora è di proprietà rossoblu?
Nel corso delle giornate abbiamo imparato a conoscerlo e ad apprezzarlo. Piccoli è un attaccante di peso, alto 190 cm, che sa come usare il fisico per proteggere la palla e fare reparto da solo. Caratteristiche che lo rendono una pedina preziosa nel gioco del Cagliari, soprattutto in situazioni in cui serve far salire la squadra o concretizzare poche occasioni.
In questa prima parte del campionato, Roberto Piccoli ha lasciato il segno in più di un’occasione. Finora, ha collezionato 14 presenze in Serie A con la maglia del Cagliari, mettendo a segno 4 gol e fornendo 2 assist. Bottino rimpinguato anche in Coppa Italia, dove ha totalizzato 2 reti con un assist per un totale di 6 gol stagionali finora. Numeri che, pur non strabilianti, mostrano una crescita graduale e un miglioramento costante sia nella prestazione che nella realizzazione.
Certo, c’è ancora margine per migliorare. La continuità e la freddezza sotto porta sono aspetti su cui il giovane attaccante dovrà lavorare, ma con il giusto spazio e fiducia, ha tutte le carte in regola per diventare un punto fermo dell’attacco sardo.
Il trasferimento al Cagliari: prestito con opzione di riscatto
Per chi si sta chiedendo “di chi è il cartellino di Roberto Piccoli?”, la risposta è chiara: il suo cartellino è ancora di proprietà dell’Atalanta. La formula con cui il Cagliari lo ha portato in Sardegna è quella del prestito con un diritto di riscatto fissato a 12 milioni di euro. Un’opzione che dà al club rossoblù la possibilità di acquistarlo definitivamente al termine della stagione, qualora il rendimento dell’attaccante bergamasco soddisfi le aspettative.
L’operazione che ha portato Roberto Piccoli al Cagliari è stata ben ponderata. Dopo aver collezionato esperienze con diverse squadre di Serie A, tra cui Spezia, Genoa, Empoli e Verona, l’attaccante ha scelto la Sardegna per rilanciarsi definitivamente.
L’Atalanta, proprietaria del suo cartellino, ha optato per un prestito con diritto di riscatto, una formula che tutela entrambe le parti: il Cagliari ha l’opportunità di testare Piccoli sul campo senza un investimento immediato, mentre l’Atalanta mantiene il controllo sul futuro del giocatore a meno di non incassare una cifra considerevole.
Questa situazione mette Piccoli di fronte a una sfida cruciale: dimostrare di essere all’altezza della Serie A e convincere il club rossoblù a puntare su di lui a titolo definitivo. Visto l’impatto avuto finora al Cagliari, la sensazione è che da qui a fine stagione assisteremo ad un’ulteriore crescita del talento bergamasco, tale da giustificare il riacquisto da parte del club sardo in vista di una cessione al doppio del prezzo o anche semplicemente per puntarci su anche in chiave futura. Specialmente se il Cagliari riuscirà a restare in Serie A.